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Solai in laterocemento: l’intervento con soletta collaborante che migliora sicurezza e prestazioni – il caso di Corso Francia 214 a Torino

  • Immagine del redattore: Pex
    Pex
  • 24 set
  • Tempo di lettura: 2 min

🏗️ Un approccio moderno per consolidare le strutture storiche: la soletta collaborante come soluzione efficace per incrementare capacità portante e adeguare i solai alle normative sismiche attuali.



Intervento drenaggio box
Intervento drenaggio box

I solai in laterocemento, introdotti in Italia agli inizi del XX secolo, rappresentano una delle tipologie costruttive più diffuse nel nostro patrimonio edilizio.

Nonostante l’innovazione che portarono all’epoca, oggi questi solai presentano spesso carenze rispetto agli standard strutturali e normativi attuali, in particolare per quanto riguarda il comportamento in zona sismica.








Le principali criticità riguardano:

  • ridotta quantità o bassa resistenza del calcestruzzo impiegato;

  • armature in acciaio insufficienti a garantire la portanza necessaria;

  • assenza di una soletta armata di ripartizione, oggi considerata elemento essenziale per sicurezza e durabilità;

  • progettazioni datate, che non contemplano le attuali esigenze statiche e sismiche.


La soluzione: la soletta collaborante

Tra le tecniche più efficaci per il miglioramento dei solai in laterocemento si distingue la realizzazione di una soletta in calcestruzzo collaborante all’estradosso del solaio esistente. Il principio è semplice ma estremamente performante: rendere solidale la nuova soletta con il solaio originario così da ottenere un’unica sezione resistente, capace di sopportare carichi maggiori e comportarsi in modo più sicuro durante un evento sismico.

Il successo dell’intervento dipende dalla capacità del collegamento meccanico (i connettori) di trasferire correttamente le azioni di taglio tra le due parti, consentendo di ottenere un comportamento monolitico e prestazioni statiche superiori.


Il caso di Corso Francia 214 a Torino

Presso l’immobile di Corso Francia 214, Torino, è stato recentemente avviato un intervento di consolidamento strutturale che rappresenta un’applicazione esemplare di questa metodologia.

Il progetto, sviluppato a seguito di modellazione numerica e verifiche di calcolo, ha previsto:

  1. Inserimento di connettori metallici h.16 ancorati nelle travi in c.a., con una distribuzione di 4/mq.;

  2. Posa di una rete in fibra di vetro maglia 4x4, utile per il controllo delle microfessurazioni e la distribuzione delle sollecitazioni;

  3. Getto di soletta collaborante mediante calcestruzzo a base polimerica di spessore 6 cm;

  4. Realizzazione di massetto di sottofondo tradizionale in sabbia e cemento, destinato a supportare la finitura;

  5. Posa di rivestimento in grés porcellanato spessore 9 mm, idoneo per ambienti a medio traffico.


Vantaggi e benefici dell’intervento

La tecnica adottata consente di ottenere risultati concreti e misurabili:

  • incremento della capacità portante e della rigidezza del solaio;

  • adeguamento alle normative antisismiche vigenti;

  • miglioramento della durabilità complessiva della struttura;

  • riduzione di tempi e costi rispetto ad interventi demolizione-ricostruzione;

  • conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.


Conclusioni

L’intervento di consolidamento dei solai in laterocemento mediante soletta collaborante si conferma una soluzione tecnica affidabile ed economicamente sostenibile, capace di rispondere alle esigenze di sicurezza e di durabilità degli edifici storici e contemporanei.

Il caso di Corso Francia 214 a Torino dimostra come, attraverso un approccio ingegneristico mirato e un’esecuzione accurata, sia possibile ottenere significativi miglioramenti statici e sismici, assicurando al contempo funzionalità d’uso e qualità estetica degli spazi.




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